L'incontro del 24 maggio

Giorno 24 maggio 2013, nei locali della sede elettorale della Farfalla, in via I Settembre, esattamente a metà strada tra Via Garibaldi ed il Viale San Martino, di fronte all'hotel “Commercio”, (dov'è?) abbiamo organizzato un incontro con i giovani messinesi. Ci saranno alcuni dei candidati della lista, l'invito è rivolto a tutti, per cui l'elenco successivo è provvisorio: Erika Caponetto, Alessandra Minniti, Daniela Le Donne ed io. Parleremo della nostra lista, di scuola, della città e dei suoi spazi aggregativi, dell'università e della vita degli studenti. La nostra lista nasce per molti motivi che nei diversi articoli, scritti anche qui, ho indicato. Ma, almeno per me, ha l'obiettivo di favorire un ricambio generazionale della classe dirigente. Non ho l'ambizione di rappresentare al meglio le esigenze dei molti giovani che, professionalmente, incontro ogni giorno. Parlando con molti ex-alunni, ora amici su facebook, mi rendo conto della “durezza” della realtà che affrontano. Molti vivono e lavorano fuori dal nostro paese, sempre più studiano fuori dalla nostra città, con sacrifici economici e “affettivi” enormi. Ricordo me stesso alla loro età: non avevo, come i miei coetanei, nessun dubbio che la nostra vita sarebbe stata migliore di quella dei nostri genitori, molti dei ragazzi nutrono il dubbio che per loro, invece, non sarà così. Sono straordinari nelle loro capacità, entusiasmo e voglia di fare, ma si scontrano con la precarietà, con i contratti a termine, con il declino delle strutture formative, con un paese che offre loro sempre meno possibilità di esprimere appieno le loro potenzialità. Ed allora, sempre più, vanno via. Un' emigrazione silenziosa che impoverisce la nostra vita economica e civile. E quelli che restano vivono la condizione di aver studiato, di avere competenze e capacità che una realtà sociale ed economica come quella della nostra città non permette di sfruttare. Lavori sottopagati e tentativi di fuga. Una generazione di insegnanti, per parlare della realtà che conosco meglio, condannati alla precarietà. Ma altre storie conosco, anche di successo, anche nella nostra città, ma costate molti sforzi e momenti che devono essere stati terribili. Ogni anno vedo l'incertezza del futuro nelle scelte universitarie dei mie alunni, nell'accettazione rassegnata delle selezioni a test e nei numeri chiusi, nella ricerca di percorsi soddisfacenti. Anche noi abbiamo dovuto scegliere, ed anche noi abbiamo vissuto l'incertezza, ma, credo, oggi sia molto più difficile. Non racconterò queste storie, per discrezione e perchè vorrei fossero loro a raccontarle, superando quella atomizzzazione e solitudine che impedisce ad un disagio di molti di diventare proposta politica di cambiamento e diventa fuga da una società morta o protesta ribellistica via web e m5s. Sono orgoglioso di loro oltre ogni dire, ogni successo è un po' come fosse anche mio, ogni “stage” .una sofferenza anche mia. Di questo parleremo e di come si può cominciare a pensare che “dai problemi si sortisce insieme” perchè “a sortirne da soli è Egoismo”. Sarà per me anche occasione di rivedere alcuni amici che non vedo da molto tempo e spero che quelli che non ci saranno, perchè impegnati o lontani, sappiano che non sono stati dimenticati e che questo blog, per ora in campagna elettorale, vorrebbe essere un luogo per dar loro voce e la lista un grimaldello per aprire loro le porte di una partecipazione collettiva che è impegno civile e l'unico modo di permettere la nascita di una democrazia sana.