blog di Rosario

Elettroserratura: la parte server

 
Cominciamo con la pubblicazione delle pagine php lato server dell'elettroserratura.
Non dirò nulla sull'installazione e la configurazione di Apache, Mysql, PHP perché l'argomento esula da quanto stiamo facendo e costituisce una sorta di prerequisito, ma non è difficile installare un sistema LAMP (Linux-Apache-Mysql-PHP) o WAMP (Windows-Apache-Mysql-PHP) e su internet si trovano una miriade di ottimi tutorial.
I file necessario sono sette, io li ho chiamati così:
     abilita.php
     action.php
     config.php
     controllo.php

Elettroserratura: caratteri generali del progetto e schema

Il sistema prevede che Arduino legga il tag RFID, trasmetta il valore ad un server WEB, che lo controlla in un database e invia una risposta ad Arduino che reagisce di conseguenza attivando una luce rossa, per la risposta negativa, o il relay, per la risposta positiva.

Per cui è composto da una parte client (Arduino-Lettore RFID-Relay) ed una parte server, LAMP (Linux-Apache-Mysql-PHP) o WAMP, non sia mai.

Per quanto riguarda la parte client abiamo già descritto nella puntata precedente i componenti, per quanto riguarda la parte Server ho utilizzato:

Linux-Gentoo;

Elettroserratura: l'assemblaggio del lettore RFID e del Led RGB

Innanzitutto occorre montare lo shield ethernet su Arduino. E' abbastanza semplice, basta far combaciare i piedini dello shield con i connettori di Arduino.

Poi si può sistemare il lettore RFID MFR522 sulla breadboard, si alimenta a 3,3 volt. Con i cavetti si collega da sinistra verso destra come segue

RFID     PIN     colore

SDA       8       BLUE

SCK     13       NERO

MOSI    11      GIALLO

MISO    12     VERDE

IRQ

GND    GND    NERO

RST      9        ARANCIONE

VCC    3.3       ROSSO

L'elettroserratura: il materiale (Seconda puntata)

Di seguito l'elenco ragionato del materiale utilizzato

Elettroserratura con comando RFID, controllo accesso e logging

Comincio la pubblicazione di un tutorial per la realizzazione di un prototipo di un 'impianto di comando di un'elettroserratura  

Cosa posso aspettarmi dal mio esame? Ovvero della scuola e la valutazione, all'origine del contenzioso scuola-famiglia, un'analisi psico-matematica. Quarta puntata.

Dopo aver descritto in tre puntate il demenziale sistema di valutazione in uso nella scuola resterebbe il problema del perché valutare. Infatti sembrerebbe che il sistema sia stato creato per rendere la valutazione “oggettiva” e quindi permettere la rilevazione “scientifica” dei risultati per permettere di affermare con “certezza” se i risultati ottenuti siano sufficienti o meno, preludendo o ad una selezione o almeno ad interventi che recuperino le lacune.

Cosa posso aspettarmi dal mio esame? Ovvero della scuola e la valutazione, all'origine del contenzioso scuola-famiglia, un'analisi psico-matematica. Terza puntata.

Continuiamo nella descrizione delle metriche, poi nella puntata conclusiva commenterò il termine.

Siamo all'esame di stato il 25% del mio esame è già deciso, è il mio credito scolastico. Siccome il bonus può aggiustare al massimo del 5% il mio voto finale è già deciso per ¼ .

Cosa posso aspettarmi dal mio esame? Ovvero della scuola e la valutazione, all'origine del contenzioso scuola-famiglia, un'analisi psico-matematica. Seconda puntata.

Come abbiamo visto nella prima puntata, la prima “trasformazione” di una performance “qualitativa”, un compito o un'interrogazione, è avvenuta mediante le griglie, ma non basta. Ora entra in campo la metrica.

Per quanto riguarda l'esame di stato il risultato finale è il prodotto di tre, o quattro, momenti:

  • il percorso scolastico, derivante dalle medie in 10 (decimi, scrivo numericamente per chiarezza), convertite in 25 (venticinquesimi, credito degli ultimi tre anni)

Cosa posso aspettarmi dal mio esame? Ovvero della scuola e la valutazione, all'origine del contenzioso scuola-famiglia, un'analisi psico-matematica. Prima puntata.

Ogni anno al momento dell'uscita dei quadri nasce il contenzioso tra docenti e famiglie con le famiglie che lamentano “ingiustizie” subite e docenti che affannosamente difendono il proprio operato. Con questa serie di post vorrei provare un approccio al problema diverso dalla solita recriminazione reciproca, partendo da come funziona, oggi la valutazione scolastica.

Il "Saggio sulle classi sociali" di Paolo Sylos Labini

Nel 1974 usciva il "Saggio sulle classi sociali" di Paolo Sylos Labini. Economista, in questo saggio Sylos Labini "sconfina" nella sociologia per descrivere la composizione di "classe" della società italiana degli anni '70. Utilizzando dati statistici ed analisi sociale, Sylos Labini contesta la classica ripartizione dicotomica di classe che divide in "borghesia" e "proletariato", identifica una pluralità di soggetti a partire dalle modalità di acquisizione del reddito e non dalla quantità di reddito (in questo segue i classici dell'economia Smith e Ricardo).

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