politica

Sulla meritocrazia prima parte

Qualche anno fa scrivevo un articolo sull'idea di "meritocrazia". Venne molto lungo e, perciò, impubblicabile su internet. Lo propongo ora, a puntate, visto che l'idea torna in auge, o non è mai uscita, nel "frasario" politico.

Il carro ed i buoi

Una delle proposte più controverse del sottosegretario Reggi è quella di ridurre di un anno la durata della scuola secondaria di II grado. La proposta non è nuova, ma la motivazione o giustificazione si

La valutazione del docente

Uno degli aspetti più singolari del già singolare dibattito sulla scuola nel nostro paese è la questione della valutazione del docente. Intesa come valutazione del singolo distinta dalla valutazione degli apprendimenti o del sistema scuola.  

Un'analisi alla luce del senno di poi

Nel luglio del 2013 scrivevo tre post in cui, per divertimento, provavo ad usare le categorie della defezione, protesta e lealtà di Albert O. Hirschman per analizzare la situazione interna al PD.

Cambiamento, riforme e leadership

La percezione di una stato di crisi induce alla richiesta di un cambiamento ed è indubbio che oggi si sia in un momento del genere. La parola “crisi” è quella più pronunciata ed è spesso collegata all'aggettivo “sistemica” per alludere che non di una crisi passeggera o che affligga uno o più aspetti della vita collettiva, ma che si tratta di una “crisi globale” che necessità di soluzioni forti, decisioni veloci e risolutive.

Orario docenti

Leggo della proposta del sottosegretario Reggi di portare l'orario dei docenti da 18 ore a 36. Sono ormai stanco di spiegare quale sia l'impegno di un docente, l'ho fatto per la prima volta circa 15 anni fa rispondendo ad una risposta di Eugenio Scalfari sul Venerdì di Repubblica. Ripropongo qui l'immagine della pagina di giornale con la risposta di Eugenio Scalfari.

Sempre a proposito di democrazia e votazioni

Su facebook è andata avanti una discussione con amici sui sistemi elettorali (qui).

A proposito di democrazia e votazioni

E' convinzione diffusa che il modo migliore per decidere in democrazia sia il voto a maggioranza, ma in realtà non è così. Se il compito del voto è quello di permettere alla maggioranza dei votanti di esprimere la loro preferenza ed ottenere così il risultato preferito, il voto a maggioranza non è il metodo perfetto. Esso può avere una validità se le opzioni tra cui scegliere sono due, ma in ogni caso in cui le opzioni siano maggiori si può cadere in una contraddizione ben nota.

La spesa in istruzione e le bugie

Nel 2012 pubblicavo sul blog della Commissione scuola del PD di Messina, ed ora ripubblico qui

Un rapporto del Prof.Giarda sulla spesa pubblica italiana e la discussione sull'istruzione

Nel 2012 pubblicavo sul blog della commissione scuola del PD di Messina, ed ora ripubblico qui

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