Perchè l'assessore Panarello sbaglia
Schede primarie
E' di questi giorni una polemica tra la CGIL e l'assessore all'istruzione comunale Patrizia Panarello sulla questione delle mense scolastiche. Il Comune in note difficoltà economiche e senza il bilancio preventivo approvato non può stanziare somme da destinare alle mense, per cui ha pensato di “invitare” le scuole a provvedere in autogestione, cercando di dare dei contributi provvisori non so se quantificati. In ogni caso le scuole non possono far altro che scaricare il costo sulle famiglie, non avendo altri fondi a cui accedere, anche legalmente, nel bilancio della scuola la voce "mense" nonc'è , essendo di competenza comunale. La CGIL Confederale, la Funzione Pubblica CGIL e la Federazione dei Lavoratori della CGIL hanno denunciato la cosa come gravissima e lesiva del diritto allo studio dei giovani messinesi e l'assessore si è difesa proclamando l'intenzione della Giunta di provvedere non appena il bilancio sarà approvato, la vicinanza ai dirigenti scolastici e, comunque, l'obbligo di aumentare il contributo delle famiglie al fine di coprire il 36% del costo del servizio. La cosa rischia di finire in politica tra difensori ed oppositori della Giunta Accorinti e rispettive tifoserie e sarebbe un gran peccato. Della vicenda ci eravamo già occupati a febbraio dell'anno scorso durante quello che doveva essere un incontro con la neoeletta assessore all'istruzione Nelli Scilabra, poi saltato all'ultimo minuto per un'indisposizione dell'assessore (http://www.tempostretto.it/news/imprevisto-salta-incontro-assessore-scilabra-focus-pd-scuola.html) In quell'occasione abbiamo rilevato come il servizio scolastico dovesse diventare una priorità per Messina proprio perchè in crisi. Avevamo osservato che la nostra città ha zone degradate in cui fare scuola è un'impresa che si scontra con mille difficoltà ed avevamo chiesto di tutelare queste zone (in una di queste scuole avevamo preparato l'incontro) e di distribuire i sacrifici, evitando che paghino chi già paga. Lo dicevamo perchè il costo della mensa per le famigliera era già stato aumentato di 0,50 centesimi al giorno, se non erro. Poco per alcuni, ma troppo per altri. Nemmeno potevamo prevedere quello che sarebbe arrivato, ma intuivamo che la crisi avrebbe colpito i servizi e questo avrebbe reso ancora più drammatiche situazioni che già lo erano. I dirigenti non possono gestire le mense da soli perchè non hanno fondi da destinare, possono chiedere un contributo ulteriore alle famiglie in attesa che la situazione si normalizzi, ma non tutte le famiglie possono darlo ed in particolare non possono proprio quelli che ne traggono maggior utilità. Garantire il tempo pieno è importante per tutti, ma per quelli per i quali l'alternativa è la strada e le sue “attrattive” lo è maggiormente. Il modo sbagliato per affrontare la situazione è quello di buttarla in caciara. La CGIL ha denunciato la situazione non per fare un dispetto all'amministrazione, ma per chiarire che questa è una situazione inaccettabile. L'assessore farebbe bene a cercare di fare approvare il bilancio il prima possibile, anche confrontandosi con l'opposizione in consiglio comunale che farebbe un pessimo servizio, innanzitutto a se, se sfruttasse la cosa per accentuare le difficoltà dell'amministrazione e se mancano i fondi farebbe bene a cercarli: ad un' emergenza si risponde con atti eccezionali. Si parli con la Regione, si denunci la situazione. Non abbiamo bisogno di polemiche, ma di soldi per un servizio fondamentale. Per bloccare il ponte si è saliti sul Pilone, per dare la scuola ai ragazzi ed il lavoro a chi gestisce le mense... Non è meno importante.